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Giocare a un poker vincente è un po’ come un albero; tutto inizia alle radici e i rami derivano da esse.
Purtroppo pochi giocatori se ne rendono conto, così quando uno identifica un problema, troppo spesso essi tagliano i rami, invece di
andare alle radici.
Nei racconti, a volte gli scrittori sviluppano il blocco dello scrittore – non riescono a immaginarsi cosa fare dopo. Gli scrittori
esperti però si rendono conto che il problema non è propri "là" dove sono bloccati, ma in qualche punto prima nella loro storia.
Nelle autostrade di Los Angeles, a volte ci si imbatte in un ingorgo. Tuttavia, il tuo problema di autista quasi sempre non è l’ingorgo
stesso, ma deriva dalle "radici" della cattiva definizione del tracciato, del cattivo monitoraggio dei canali radiofonici sul
traffico, e così via. Il poker è la stessa cosa.
Sforzati qualche vola di ascoltare storie di sconfitte nonostante le carte buone. Quasi tutte queste storie sfortunate hanno un giocatore
che fa un errore – spesso è passare al flop allo scopo di passare e poi rilanciare. Anche se il punto del narratore è la "sconfitta
sfortunata", quello su cui dovrebbe concentrarsi è la radice della sconfitta, un gioco rischioso o scorretto in precedenza in quella mano.
Ascolta quando qualcuno discute un difetto nel suo gioco. Se analizzi il difetto oggettivamente, il problema di quella persona è quasi
sempre non il difetto apparente, superficiale. Il vero problema è uno o due o dieci passi prima nel gioco complessivo del giocatore.
I giocatori vincenti devono valutare costantemente il loro gioco -- cosa fanno bene, cosa fanno solo in maniera sufficiente, cosa
fanno sotto la media, e i modi possibili per migliorare tutte e tre le cose. Una cosa grande del poker è che ci sono tante variabili,
tante abilità e tattiche con cui possiamo armeggiare per provare a ottenere un risultato migliore. Ma tutte derivano da una sola
grande radice.
Alcuni hanno chiamato scelta del gioco, o scelta del tavolo, la più importante di tutte le abilità del poker abilità. Trova il gioco
più adatto alle tue abilità, gioca, e vinci. Certo, è importante, ma anche questo è banale in confronto alla radice fondamentale del
poker vincente.
L’abilità importante di tutte che un giocatore deve gestire non è la matematica, non è il saper leggere gli avversari, non è una buona
scelta di partenza della mano, non è un solido piano di gioco, è... l’autocontrollo!
Non hai assolutamente nessun vantaggio se sai che non devi giocare al di sopra delle tue finanze, se poi lo fai; non ti dà vantaggio
sapere che non devi giocare irrazionalmente, se poi lo fai; non dà vantaggio sapere che non devi giocare 72o in Holdem, se lo fai
comunque; non dà vantaggio sapere che il gioco è deteriorante al punto che diventi perdente dopo 9 ore consecutive, se continui a
giocare dopo tanto tempo; etc. etc...
Il poker non è solo un gioco del momento. Quando hai che fare con avversari regolari, dovresti impostare la base per molti giochi
strategici minuti, ore e perfino mesi prima di premere il grilletto contro di loro. Allo stesso modo, ogni azione che stai facendo ora
dovrebbe essere il risultato di una solida base di azioni precedenti. Ogni passo lungo una scala che ti conduce ad un’azione
dev’essere fatto con autocontrollo e un atteggiamento corretto. Fai il gioco o i giochi in cui sei bravo, abbi una strategia di base
ben studiata, cerca di avere come obiettivo essere un giocatore vincente, trova un limite per il quale hai le finanze adeguate, gioca
mani con una previsione positiva, tieni il posteriore sulla sedia solo fintanto che giochi in maniera quasi ottimale, scegli giochi
individuali adatti a te, non lasciare che gli scarsi risultati di un giorno facciano sì che le tue emozioni ti rendano irrazionale, e
così via. Con queste basi, ogni azione individuale che intraprenderai sarà radicata in un terreno solido, attendibile.
Ogni pezzo di una strategia vincente e di brillante filosofia deve essere applicato o è quasi senza valore. Nessun’altra conoscenza
conta se non pratichi l’auto-disciplina e non impieghi quello che conosci.
Se vuoi essere un giocatore di successo, ragionevolmente felice, lavora prima sul tuo autocontrollo – intendo dire lavora su di esso
ogni giorno. Niente è altrettanto importante. |